01/01/2004

Neri Pollastri

Tra le numerose riproposizioni e riletture della musica balcanica che in questi ultimi anni sono apparse sulla scena, un posto importante e' occupato da questa recente proposta del fisarmonicista Martin Lubenov, proveniente da una terra - la Bulgaria - che ha gia' fatto vedere cose interessanti (Ivo Papasov, Theodosii Spassov) ed appartenente ad una tradizione - quella Rom - musicalmente molto ricca.

Ventottenne di origine rom, con una preparazione accademica iniziata a Sofia e proseguita a Vienna, ma anche con frequentazioni d'ambito jazzistico, Lubenov ha riunito un sestetto entro il quale solo il bassista non e' rom - Nenad Vasilic, serbo e protagonista del "Balkan Jazz" - ma tutti hanno molteplici vocazioni e frequentazioni musicali: il cantante Neno Iliev, fin da giovanissimo cantante rom tradizionale; il clarinettista Zivko Stoyanov, continuatore della tradizione clarinettista albenese-macedone; il chitarrista Ateshghan Yuseinov, tra i piu' noti interpreti dell'etnojazz balcanico. Un gruppo, quindi, ben preparato e profondamente a conoscenza sia delle forme della tradizione locale, sia dei modi in cui le avanguardie occidentali sono state sviluppate nell'area balcanica. Un gruppo ideale per mettere in scena un progetto come questo Dui droma, nel quale l'aspetto tradizionale e quello piu' colto si coniugano con grande armonia.

Il primo aspetto e' garantito dal tipo di composizioni presentate, ma anche dal fatto che in quelle ove e' presente la voce - la maggior parte e che comunque caratterizzano il lavoro - sia i testi, sia l'interpretazione di Iliev riconducono ad un abito marcatamente popolare e straordinariamente suggestivo. In questo il cantante ha davvero molti meriti: ne sia esempio significativo la splendida "Savi dai", che da sola varrebbe l'intero album, per la struggente atmosfera della composizione e per il modo in cui Iliev riesce a coinvolgere all'ascolto. Ma lo stesso brano puo' essere preso da esempio anche per l'integrazione delle modalita' piu' colte e studiate di mettere in scena questa tradizione musicale: pur nella sua estrema semplicita', infatti, questo brano presenta - accanto alla melodia e al ruolo del cantante - brevi ma perfetti assoli del contrabbasso e della fisarmonica, pienamente integrati nel clima popolare e al tempo stesso propriamente jazzistici nella forma.

Il leader e' solitamente molto equilibrato nei suoi interventi, evidentemente attento in primo luogo a dirigere il lavoro corale; tuttavia, ha modo di ritagliarsi spazi per mostrare le sue particolari qualita' di strumentista, ad esempio in "Crazy Colo", un ballo tradizionale reinterpretato in formazione ristretta e senza l'intervento della voce.

Piu' tipicamente balcanici altri brani, tra i quali "Dui Droma" che da' il titolo all'album e "Sar o Me Mangav Tut, che lo apre, ma anche in questi il sofisticato contrappunto dei suoni, l'eccellenza della voce di Iliev, le originalissime improvvisazioni al clarinetto e al sax di Stoyanov, oltre alla bravura dello stesso Lubenov, pongono questo ensemble alcuni passi avanti rispetto alla media delle formazioni di questo tipo e di questo genere musicale.

In alcuni brani, alla formazione si aggiungono il trombettista Asen Radev ed il trio di ottoni di Miso Yosifov, a rendere ancor piu' complessi e colorati i contrappunti

Un album, dunque, eccellente, nel quale la tradizione si coniuga ad una intelligente e misurata rilettura jazzistico-improvvisativa, di un bel gruppo di giovani musicisti che, tra l'altro, quest'estate passeranno in tour per l'Italia.

Valutazione: * * * * 1/2

Sito della Connecting Cultures:
http://www.choicemusic.nl/

Elenco dei brani:
01. Sar o Mev Mangav Tut - 6:36
02. Mi Romnori - 2:31
03. Eki Kotar - 4:07
04. Latino Tschuss - 7:10
05. Dui Droma - 4:51
06. Kasalbaschki Choucheck - 4:11
07. Crazy Colo - 3:55
08. Savi Dai - 5:28
09. Isiman Romalen - 3:34
10. Dano Danice - 5:06
11. Ali Baba - 3:10

Tutti i brani sono di Martin Lubenov

Musicisti:
Martin Lubenov (fisarmonica)
Neno Iliev (voce)
Zivko Stoyanov (clarinetto, sax contralto)
Nenad Vasilic (contrabbasso)
Ateshghan Yuseinov (chitarre)
Ventislav Radev (batteria e percussioni)

Asen Radev (tromba in 2, 3 e 6)
Miso Yosifov Brass Trio (in 2, 3 e 9)